CAPITOLO 4, le prime difficoltà


Così iniziò la mia avventura di autodidatta, apprendista falegname senza maestro.
Costruire dei mobili rustici è molto più facile, ma soprattutto è più economico.
Per accentuare rusticità e risparmio, pensai di costruirli unendo pietre, legno, cemento e ferro battuto. Pietre, non lavorate, recuperate sul posto; legno, molto del quale recuperato da pedane d'imballaggio;  ferro per maniglie e cerniere dal mucchio del garage. Il cemento l'ho comprato.
Alcuni esempi: 
 

... dopo la ristrutturazione.
Finestra, prima della ristrutturazione.




La pietra inserita nella parete ai piedi della sagoma del gatto, l'abbiamo trovata
durante la ristrutturazione, ha un'incisione e risale al periodo della rivoluzione francese, 1791.
Diffusore d'aria al primo piano.
 Recupera calore dal vano camino.




Mensole e armadio a muro.

Quando ho costruito la porta di questo armadio a muro, forse la primissima, non ero ancora avviato al pieno recupero di materiali. Per questo è stata realizzata con perline di pino comprate. Costo del legno euro 8, maniglia euro 2, cerniere euro 1.60, Tot. 11.60    

Da un asse da ponte del costo di 12 euro ho ricavato cinque o sei mensole.





Tutti gli arredi sono prevalentemente ricavati da pedane per imballaggi speciali, recuperati dal mucchio. Solo i frontali dei cassetti (listoni, già piallati) e le maniglie sono comperate al Fai da Te.




Inizialmente, non essendoci la possibilità di rimanere a dormire, la sera tornavamo a casa. Ma ultimate le prime due stanzette, sabato sera si rimaneva sul posto. A volte si andava su anche il venerdì sera. Dico su perché il rudere si trova a mezza montagna a circa novecento metri d'altitudine.
I primi allestimenti, per la fretta di rendere qualche stanza vivibile, non li abbiamo curati molto: più avanti li abbiamo dovuti risistemare nuovamente e meglio.
Con due stanze finite, rimanendo qualche sera, si lavorava tutta la giornata di sabato e di domenica e tutto procedeva più velocemente.

Lavorazione dei bordi di alcune pietre, con un
martelletto ad aria compressa. Sono vecchi gradini di una scala demolita in città.


Il garage in città era diventato un laboratorio di esperimenti artigianali.  Con le pietre da bocciardare me la cavavo bene.





Aspiratore per sega a nastro.

 








Le prime finestre le feci costruire da un artigiano ma il costo era insostenibile. Decisi quindi di provarci.
I primi tentativi sono stati un vero fallimento. Con le mensole era molto facile, con i mobili e gli infissi la cosa si complicava. Il primo abbozzo di finestra la trasformai in calorie: finì nel fuoco, ma non mi arresi.
Con un po' di presunzione, spinto dal bisogno, mi  ispirai a questo sillogismo: Il falegname è un uomo che costruisce finestre; quindi un uomo può costruire finestre. Io sono un uomo, allora posso costruire finestre!


Prima di procurarmi un vero aspiratore, iniziai a risolvere il problema della polvere prodotta dalla lavorazione con una vecchia aspirapolvere e una cassetta di spumante come raccoglitore. Ne venne fuori un aspiratore artigianale per la sega a nastro che funziona benissimo .

...continua al capitolo 5